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giovedì 1 dicembre 2016

Lettura dei primi capitoli di "Come la vita" la vera storia della prima privatizzazione italiana

Ci sono almeno due cose particolarmente interessanti nel libro "Come la vita" la vera storia della prima privatizzazione italiana:

1) si tratta di un racconto storico autobiografico: è stato vissuto da me, autore, in prima persona e so di cosa parlo, per quanto incredibile possa sembrare

2) si racconta di come un gruppo pubblico sia stato venduto a pezzi ai privati, con la regia di Romano Prodi, anche per trattativa privata, com'è successo per il "pezzo" Cirio-Bertolli-De Rica

Inoltre è stato scritto a detta di Alfonso Ruffo, direttore del Denaro e autore della prefazione, con uno stile leggero, a volte scanzonato, in grado di rendere accessibile la lettura della trama storico-economica anche ai non addetti ai lavori.

Vi propongo l'ascolto dei primi capitoli.

Premessa

Capitolo I - La bomba

Capitolo II - Ci sono anch'io

Vi ricordo che in libro è in vendita sul sito http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/106775/come-la-vita/
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/106775/come-la-vita/
a € 2,49 nel formato ebook e a € 8,00 nel formato cartaceo.

venerdì 17 giugno 2016

Nuova opera "Capitani coraggiosi, fare impresa in Campania"

Dopo il lusinghiero risultato di "l'Oro di Napoli, eccellenze aziendali all'ombra del Vesuvio" nasce "Capitani coraggiosi, fare impresa in Campania".
20 belle aziende di tutta la Campania che hanno avuto il coraggio (o la follia?) di avviare un'azienda da queste parti.


Se avete aziende con almeno 10 anni di storia, 100 dipendenti e 10 milioni di fatturato potete far parte di questa raccolta.

Per un mese in omaggio l'ebook "Come la vita, la vera storia della prima privatizzazione italiana", quella della SME

Si è detto tanto del caso SME, della tentata vendita di Prodi a De Benedetti, bloccata dall'asse Berlusconi-Craxi e poi, invece, di quella realizzata per "spezzatino" sempre da Prodi, ma questa volta con l'approvazione di tutto l'establishment politico che fu consenziente anche di fronte alla vendita di un bene pubblico (la Cirio-Bertolli-De Rica) per trattativa privata ad una finanziaria raccogliticcia facente capo ad un improbabile Lamirandola,


















che poi naturalmente rivendette a Cragnotti e a Tanzi. Non avevano poca ragione i nostri colleghi della Cirio a temere di finire nelle mani di questa brava gente (il primo interdetto dagli affari economici in Canada, il secondo da lì a poco, in Italia).

Eppure nessuno disse niente: né nella maggioranza, allora di sinistra (al governo c'era il Dottor Sottile Giuliano Amato) né all'opposizione. La torta evidentemente era stata spartita e tutti di trovavano sazi e quindi d'accordo.

Io la vissi dall'interno, quell'avventura, e capii come molto poco di quello che veniva riportato dai mass media era rispondente alla realtà. Una realtà fatta da una settantina d'impiegati che più che difendere idealmente "l'ultimo centro decisionale al Sud Italia", come dicevamo per propaganda, stavano più semplicemente difendendo il loro posto di lavoro. Era tutto vero: lo Stato stava sbaraccando dal Sud (ed ha continuato a farlo anche dopo). Ma noi pensavamo, com'è ovvio, prima di tutto a noi stessi.

Vedemmo di tutto in quei giorni accadere presso la nostra "Assemblea permanente" (leggi: "occupazione aziendale") personaggi che venivano, ci consolavano, ci consigliavano e poi se ne andavano: Bertinotti, Napolitano, Bassolino, il Vescovo Riboldi, Cossutta... noi stessi andammo alla tv da Maurizio Costanzo e da Gad Lerner. Fu anche un'occasione di notorietà e qualcuno di noi non fu alieno al fascino dei riflettori.

Questa storia la racconto in poco più di cento pagine ed è piaciuta a chi l'ha letta, perché è personale e vissuta da un protagonista involontario che non poteva non rimanerne coinvolto. It's the very beginning: è proprio l'inizio. L'inizio di quando ho cominciato a scrivere per raccontare la storia delle aziende. In un certo senso è la madre di tutte le mie storie.

Come dice Alfonso Ruffo nella prefazione va bene anche ai on addetti ai lavori perché c'è il racconto e poi c'è l'ironia che forse di fronte ad un avvenimento così sconvolgente rimane l'ultima arma di difesa.

Per un mese (meno quattro giorni) è gratis qui in formato ebook.